Monasterace un comune dove una farmacista sposata con due figli, una donna normale, diventa un simbolo di coraggio, un sindaco che rimane al suo posto nonostante attentati e minacce trasformandosi in un esempio per tutte le donne.
Questa è la Prima Donna 2012 protagonista della cerimonia di Montalcino, sabato 15 settembre alle 17 nel Teatro degli Astrusi, insieme a Giorgio Dell’Orefice, Luciano Ferraro, Montalcino News e Gianfranco Bracci che hanno divulgato i territori in cui nascono il Brunello e la doc Orcia.
E’ la campagna bellissima in cui si trova il Casato Prime Donne di Donatella Cinelli Colombini, la cantina, prima in Italia con un organico tutto femminile, che organizza il premio e promuove, fra le botti di Brunello come nella società, un nuovo modello femminile.
Un modello che le giurate del Premio Casato Prime Donne hanno visto ben espresso in Maria Carmela Lanzetta, un sindaco che ha subito l’incendio della farmacia di famiglia, tre spari di fucile sulla sua macchina e altre minacce, nonostante le quali è rimasta al suo posto suscitando la solidarietà delle istituzioni nazionali e la speranza di un futuro diverso per i territori in cui il rispetto delle regole è ancora fonte di rischi e sacrifici.
Insieme a lei sono stati premiati giornalisti e fotografi che hanno dato un significativo contributo alla divulgazione di Montalcino e dei suoi vini.
Fra i quattro fotografi finalisti Gianfranco Bracci, Marcello Ballerini, Kris Ubach, Michelle Grant, Douglas Pearson, la giuria popolare ha scelto il primo come vincitore. Il giudizio è arrivato via internet da tutte le parti del mondo.
Il Premio sul tema “Io e Montalcino” è andato a Giorgio Dell’Orefice per gli articoli pubblicati nel quotidiano “Il Sole 24 ore”.
Il Presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci ha premiato Luciano Ferraro del “Corriere della Sera” per la sezione “Il Brunello e gli altri vini di Montalcino”
Il Premio “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile è andato alle giornaliste di “Montalcino News” per aver reinventato la cronaca locale in forma moderna.
La giuria del Premio “Casato Prime donne” ha deciso quest’anno di premiare una donna che si è distinta nella società e nelle istituzioni per qualità che i tempi rendono sempre più urgenti e preziose, come impegno civile, coraggio, dedizione al bene comune. Qualità che Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace, esercita con la costanza e la discrezione di chi risponde contemporaneamente alla propria coscienza di cittadina e alle esigenze della comunità di appartenenza.
Quando nel 2003 il suo piccolo paese, in provincia di Reggio Calabria, fu commissariato per infiltrazioni della malavita, Lanzetta era una giovane professionista, intenta a condurre la sua farmacia e a fare la madre e la moglie. Ma quell’allarme – che rendeva ufficiale la grave situazione di Monasterace – la induce, con l’aiuto di un movimento di cittadini, a cercare di abbattere il muro di rassegnazione che paralizza la sua terra.
Viene eletta sindaco e cerca di far fronte alle tante situazioni di disagio del suo paese.
Dopo la sua riconferma nel 2011, la sua farmacia è incendiata e la famiglia, che abita al piano superiore, riesce a salvarsi appena in tempo dalle fiamme. Il sindaco cerca di ignorare l’intimidazione, ma nel marzo scorso un secondo avvertimento, con la sua auto crivellata di colpi, la induce per un momento a gettare la spugna. Dà le dimissioni pronunciando parole amare: “Mi hanno distrutto l’anima, non posso continuare a combattere a mani nude”. Una fiaccolata di solidarietà dei concittadini e il suo caso che rimbalza sui giornali nazionali la inducono però a trovare in se stessa e nella solidarietà della sua comunità, affamata quanto lei di legalità, quell’elemento in più che aiuta ad andare avanti: il coraggio.
Dal suo rinnovato impegno civile è nato così un movimento di reazione all’illegalità che trasforma Maria Lanzetta in un punto di riferimento concreto e in un simbolo di speranza per quei territori difficili in cui il semplice rispetto delle regole comporta sacrifici e rischi.
Con lei intendiamo premiare tutte quelle persone che ogni giorno al di là del lavoro che svolgono e delle diverse appartenenze politiche e culturali si oppongono con lo stesso coraggio alla prevaricazione dell’illegalità.
A questa cittadina esemplare, eroina per caso e per coraggio, la giuria del premio Casato Prime donne è onorata di conferire il riconoscimento per l’anno 2012.
I nostri occhi stupefatti dai colori del mare del paese natio e dai cipressi che veleggiano sulle armoniose onde delle colline toscane. Viaggiare nella loro prospettiva infinita e pensare alla Bellezza del Paesaggio da tutelare e alle Donne da proteggere dalla violenza quotidiana.
Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Per capire quali cookie ed in che modo vengono utilizzati, consulta la nostra pagina della Privacy. Accetta i cookie cliccando sul pulsante 'Accetta'. In qualsiasi momento dalla pagina relativa potrai rivedere e cambiare il tuo consenso.<br> MAGGIORI INFORMAZIONI
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.